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Articolo apparso il 12 marzo 2024 su La Repubblica - Firenze

L'allarme del comitato "Sammezzano all'asta, lo Stato si muova"

di Ernesto Ferrara
Sammezzano verso una nuova asta tra aprile e maggio. Col rischio di un altro flop ma anche con nuove speranze che affiorano. Il comitato che si batte per salvare il castello ora scrive al ministro  Sangiuliano per invitarlo ad un incontro pubblico sul rilancio il prossimo 10 maggio.
Mentre il governatore Eugenio Giani adesso torna a sollecitare il governo: «Sia lo Stato a farsi avanti alla procedura di vendita del meraviglioso maniero voluto da Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona. Solo un investimento pubblico può restituirlo ai toscani, Sangiuliano mantenga l'impegno».
A quasi 30 anni dai primi tentativi di rinascita del castello orientalista più famoso e amato d'Italia il rischio di un nuovo buco nell'acqua torna molto forte. Solo un anno fa la prospettiva di un investimento pubblico per rilevare l'area era tornata in auge: il sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi a febbraio 2023, sulla scia dell'entusiasmo dell'allora collega Vittorio Sgarbi, ad una interrogazione del senatore toscano Pd Dario Parrini aveva risposto definendo «l'acquisizione statale compatibile, in linea di principio, con il generale indirizzo adottato dal Ministero sin dall'insediamento del governo in
carica».
E lo stesso ministro Gennaro Sangiuliano in visita a Firenze aveva ragionato con Giani dell'ipotesi di un acquisto e poi di una Fondazione pubblico-privata per gestire l'immobile: «Ne stiamo parlando» si diceva da fonti del ministero della cultura a gennaio 2023. Eppure da allora nulla, silenzio. Con la conseguenza che in 13 mesi il degrado della struttura ha continuato ad aumentare. E adesso che il castello torna sul mercato anche le paure del comitato "Save Sammezzano" e del Comune di Reggello crescono. C'è il rischio che qualche immobiliarista si faccia avanti e compri rendendo poi più complicato il rilancio del castello ai fini di una fruzione pubblica. E per questo scatta il pressing sul governo e il Ministero della cultura.
Già a inizi 2023 il tribunale di Arezzo ha avviato la liquidazione giudiziale della Sammezzano Castle Srl, la società italo-inglese che 20 anni fa comprò il castello di Leccio, a Reggello, con l'obiettivo di farci un grande resort. Tutto naufragò e la società fu dichiarata fallita nel 2017, con bene rimesso all'asta, andata però deserta. Questa volta la procedura di fallimento è stata avviata da un'altra società che vanta dei crediti da quasi un milione di euro nei confronti della Sammezzano Castle Srl, già in passivo. E dopo la sentenza del giudice il curatore fallimentare, cioè lo studio dell'avvocato Luca Gratteri di Roma, sta eseguendo tutte le operazioni necessarie ai fini dell'espletamento della procedura negli interessi dei creditori.
Da un anno circa ha iniziato ad aggiornare l'inventario e a fare una nuova stima di vendita del maniero.
e del parco. E adesso l'asta è imminente.
Così risulta al comitato Save Sammezzano presieduto da Massimo Sottani e lo stesso al sindaco di Reggello Piero Giunti, che ipotizza aprile per la nuova asta: «In caso di nuovo acquirente lo Stato, entro 60 giorni dalla notifica, dovrà decidere se esercitare il diritto di prelazione o meno. E noi riteniamo sia giusto che per Sammezzano venga fatto quanto si sta facendo per villa Verdi a Parma» ritiene Sottani. Anche il presidente di Confindustria Maurizio Bigazzi, reggellese doc, è un tifoso dell'acquisto statale. L'ultima volta la base d'asta fu di 16 milioni circa. 
Raro esempio di architettura orientalista dell'800, celebre per la sua commistione di segni occidentali, arabi, aragonesi, negli anni scorsi eletto al primo posto dei Luoghi del cuore del Fai, set di molti film negli anni '50, il castello di Sammezzano è abbandonato da decenni. Gruppi arabi e investitori orientali ci avevano messo gli occhi su alle precedenti aste. Per denunciare lo stato di decadenza della struttura il comitato Save ha anche presentato più di un esposto in Procura. La nuova asta rilancia ora rischi e speranze.
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Viaggio alla scoperta di una dei luoghi più belli d'Italia, eletto dal Fai patrimonio artistico da tutelare. Di Titti Giuliani Foti

Ansa Cultura, 4 marzo 2017

Sammezzano merita di essere salvato, parola del Presidente del FAI

Il professor Andrea Carandini, archeologo e presidente del Fai (Fondo Ambiente Italiano) interviene a Rai News 24 il 25 maggio 2020 per presentare il censimento dei Luoghi del cuore e in modo del tutto spontaneo, in diretta tv, fa una proposta clamorosa: intervistato dalla conduttrice Maria D’Elia, mentre sullo sfondo passavano proprio le immagini del Castello di Sammezzano, il professore prende la palla al balzo e dice: “Vedo qui, questo straordinario monumento che dice “salvatemi”. È chiaro che il Fai non potrà mai sobbarcarsi un monumento enorme come questo, per questo faccio un appello al ministro Franceschini, affinché lo Stato intervenga acquistando questo monumento, bellissimo e stranissimo, che si trova ad una quarantina di chilometri da Firenze, e che merita di essere salvato”.

In attesa della risposta del ministero dei beni e delle attività culturali, il Castello di Sammezzano vola nel censimento del Fai, iniziato da pochi giorni e che si concluderà il 15 dicembre. Ad oggi ha già ottenuto 3561 voti, piazzandosi nella "top five" della classifica generale dei siti più interessanti d’Italia da salvare.